In cucina con le gastriti con iperacidità: cosa e come si dovrebbe cucinare? – di Daniela Mainardi
Per tutti coloro che sono affetti da una gastrite, oltre che fare attenzione ai cibi di cui si alimentano, è molto importante il modo in cui vengono cucinati poiché il tipo di cottura incide in modo decisivo sulla digeribilità. D’altra parte le numerose restrizioni concernenti gli alimenti ritenuti dannosi per questo tipo di patologia rendono di una certa difficoltà la scelta e la preparazione quotidiana dei piatti e spesso non si conoscono quelli che creano minori sofferenze o che possono addirittura essere di supporto alla terapia decisa dal medico. In questo campo possiamo però avvalerci degli studi di Bioterapia Nutrizionale .
Un approccio terapeutico, ideato dalla dottoressa Domenica Arcari Morini , utilizza le componenti biochimiche degli alimenti associandole in modo tale da formare delle soluzioni farmacologiche più appropriate. Lo fa partendo dall’esame degli effetti generati dagli alimenti sulla fisiologia e fisiopatia del corpo, considerando anche la propensione individuale nei confronti di determinati alimenti e le diverse risposte dell’organismo al medesimo alimento preparato in modalità differenti. In questo caso particolare ci riferiremo agli approfondimenti svolti dal dottor Fausto Aufiero sulle disfunzioni gastroduodenali.
Cibi cotti, ma come?
- Attenzione ai cibi cotti in forma liquida: l’ingestione di liquidi peggiora le condizioni di chi è affetto da iperacidità. Sono chiamati in causa i minestroni come tutte le pietanze con liquidi in eccesso. Il brodo di carne,stimolando la secrezione dell’acido cloridrico, e i minestroni di verdura, con il loro contenuto di cellulosa unita all’imbibizione generale, provocherebbero un’eccessiva stasi nel lume gastrico e un aumento della sofferenza.
- Meglio i cibi asciutti: in generale quanto più un alimento è asciutto e destrutturato dalla masticazione, tanto più sarà attaccato e degradato dai succhi enterici con sensazione di leggerezza e riduzione dei tempi digestivi.
- Attenzione al cibo troppo cotto: i cibi scotti hanno più imbibizione liquida e sono più difficili da digerire.
- Meglio alimenti al dente: tanto più la pasta o il riso saranno al dente, quanto più dovranno essere masticati.
- Attenzione agli alimenti lessi: gli alimenti bolliti sono controindicati in generale. Tutti gli alimenti imbibiti di olio (verdure trifolate) o lipidi (grassi di maiale nelle patate al forno) rallentano lo svuotamento gastrico. Molte verdure per la cottura in acqua alimentano con i loro zuccheri i fenomeni fermentativi.
- Meglio limitarsi con alcune eccezioni: le zucchine, il finocchio e la lattuga bolliti e serviti con olio extravergine di oliva saranno tollerati.
- Meglio gli alimenti ripassati e in pastella: verdure in foglia, non consigliate se crude, sono tollerate se ripassate in padella e condite con olio extra vergine di oliva, aglio e peperoncino (avvincente delle capacità digestive). In cottura la pastella crea una pellicola protettiva che rende più digeribile anche la carne impanata.
- Il fritto è indicato come modalità di cottura in caso di difficoltà della funzionalità gastrica, ad eccezione di casi clinici particolari. La pellicola lipidica che si forma evita la penetrazione dell’olio in profondità e la perdita di acqua è elevata .
- Attenzione agli alimenti fritti-dorati che non sono indicati poiché la presenza di uovo a contatto con l’olio bollente condiziona l’assorbimento dell’olio e la denaturazione delle proteine, rallentando i tempi digestivi.
- Attenzione alla frittata che, soprattutto se con aggiunta di verdure, è controindicata nelle patologie gastriche per il fatto che il calore denatura la parte proteica del tuorlo e soprattutto dell’albume.
Quali sono i cibi dannosi? (In genere gli alimenti più completi richiedono attività digestive intense.)
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Quali i cibi terapeutici? (Cicatrizzano, facilitano i processi , leniscono, riparano i tessuti.)
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Quali i cibi utili se preparati opportunamente? (Su indicazioni del medico)
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Per approfondimenti sui singoli alimenti vedere le tabelle degli alimenti di Mondohonline
Daniela Mainardi
NOTA BENE: questo blog non deve essere considerato una guida medica: per affrontare qualsiasi problematica si consiglia di consultare il proprio medico; inoltre,non rappresenta una testata giornalistica e viene aggiornato senza alcuna periodicità.